Quando si sceglie una buona cuffia da gioco, spesso ci trova a scegliere anche tra diversi tipi di microfoni. Sembra un po’ un controsenso, ma il microfono è diventato nel corso del tempo un elemento imprescindibile delle cuffie.
Inizialmente legato al mondo dello spettacolo ed al settore lavorativo, il microfono incorporato nelle cuffie raggiunse il suo apice nei cosiddetti headset. Si trattava di un primo abbinamento input-output, che permetteva agli operatori di interloquire con clienti o acquirenti senza dover tenere con la mano una cornetta telefonica.
Oggi questa soluzione sembra quasi scontata, ma in passato non lo era affatto: il “problema” della cornetta che impegnava una mano ed impediva altre attività era ben noto sin dall’ideazione delle prime centraline telefoniche. Al tempo non si trovò una soluzione efficace, che arriverà solo nel dopoguerra.
Liberare le mani significava infatti permettere di fare più cose contemporaneamente. Per un moderno operatore telefonico, vuol dire interagire con un computer e velocizzare le operazioni. Per chi gioca, invece, vuol dire vivere un’esperienza più coinvolgente.
Dalla chat al vocal
Pensateci un attimo: siamo passati dall’era delle chat testuali all’era dei messaggi vocali. In passato ognuno di noi scriveva degli sms, chattava su sistemi di messaggistica online, ed anche nel mondo dei videogiochi esistevano già le prime chat testuali. In realtà esistevano anche le chat vocali, che erano però poco utilizzate per via della difficoltà di ottenere headset o microfoni compatibili.
Ecco, da quei giorni è cambiato un po’ tutto: oggi in ogni settore ha preso piede il messaggio vocale, che di fatto sta sostituendo il vecchio modo di chattare. Inutile dirlo, ma si tratta di un sistema più diretto, intuitivo e veloce, che ci evita di pigiare tanti piccoli tasti.
È un modo decisamente più pratico di interagire con gli altri, che ci velocizza i passaggi e rende tutto più facile. Questa tecnologia è oggi d’uso quotidiano, non solo tramite i nostri smartphone ma anche nei nostri computer.
Ma torniamo al mondo dei videogiochi. Come già detto, anche in questo settore le prime chat vocali presero piede già negli anni novanta, con i primi videogame online. Tuttavia, in pochi all’epoca avevano sistemi tali da poterne usufruire, e prevalsero quasi esclusivamente le chat testuali.
Paradossalmente, un primo boost alle chat vocali non venne dai giochi su computer ma da quelli su console. Furono loro ad introdurre i primi sistemi di gioco completi di cuffie audio con microfono, da usare con i giocatori connessi e presso sistemi di chat proprietari. Da allora, questi prodotti si sono ampiamente diffusi e trovano largo spazio tra gli appassionati.
Microfoni diversi per esigenze diverse
Veniamo adesso alla differenza sostanziale tra i vari tipi di microfono che esistono in commercio. Perché si, anche se le cuffie possono sembrare tutte uguali, queste celano in realtà differenti specifiche e vari componenti differenti.
Anzitutto, diciamo subito che esistono dei modelli standard, capaci cioè di adattarsi alla stragrande maggioranza dei giochi in commercio. Si tratta di cuffie effettivamente piusttosto simili, dotate di microfono pieghevole o estraibile da posizionare di fronte alla nostra bocca.
Queste, in genere, sono delle cuffie che ben si adattano ai giochi stazionari, da seduti, di qualunque natura. Non presentano particolari caratteristiche avanzate o professionali, ma garantiscono ottime rese. Si trovano in vendita a prezzi gerneralmente superiori ai 30 euro.
Esiste poi almeno un’altra tipologia di cuffia da gioco, meno nota e considerata: quella con microfono integrato. Questo si trova in genere nella cuffia stessa, spesso vicino agli auricolari, e non va portato presso la nostra bocca. Perché esiste questo particolare modello?
Si tratta di un prodotto che ben si adatta a tipi di giochi dinamici, cone quelli in reltà virtuale o di danza, di canto o attività fisica. In questi casi, porre il microfono davanti alla bocca può essere controproducente, ed è meglio avere un microfono più aperto capace di filtrare meglio suoni e rumori.
Il costo di questi prodotti non è di molto differente rispetto ad una cuffia classica, a meno che non si tratti di prodotti per console o abbinati a deterinati giochi. Altrimenti, si possono acquistare ad un prezzo compreso tra i 30 ed i 60 euro.
A cosa serve un microfono più prestante?
Magari pensate che un microfono vale l’altro. Che alla fine serve solo per parlare, e niente più. In fondo avete ragione, ma sappiate che un microfono dalle prestazioni elevate potrebbe fare la differenza.
Anzitutto, questi microfoni – che fondamentalmente, a livello di composizione, sono pressochè identici – sono implementati con particolari funzioni che permettono una gestione avanzata della vostra voce. Possono cioè essere impostati per rispondere solo ai vostri comandi, per registrare l’audio o per trasmetterlo in diretta.
Certo, esistono poi dei microfoni qualitativamente migliori, capaci di distinguere chi parla sottovoce e vi registrare anche i sibili più impercettibili. Tuttavia, sono caratteristiche che più si addicono a microfoni da impiegare in ambito musicale, per registrazioni professionali o altro.
Daltronde, quando si gioca ad uno sparatutto o ad un gioco di calcio, parlare sottovoce è pressochè impossibile.